Conoscere i meccanismi basilari della lettura non basta per triplicare la velocità, è necessario intervenire per inserire quelle nuove abitudini che ci permetteranno di risparmiare tempo ed energie.
Alcuni ragionamenti potranno sembrare banali ma la semplicità è alla base delle tecniche che proponiamo ed è proprio ciò che ci permette di garantire il raggiungimento del risultato.
Abbiamo detto che gli occhi non leggono in movimento ma effettuano tante brevi fermate sulle parole; il nostro primo compito è quello di ridurre il numero dei punti di fissità e di aumentare la velocità dell’occhio.
Ciò significa maggiore velocità di spostamento da un punto di fissità all’altro e minore tempo di sosta su ogni punto di fissità.
Facciamo un esempio:
L|a let|tura rap|ida è u|n sist|ema d|i lett|ura evo|luto, ch|e a par|tire dal|le caratterist|iche d|i oc|chi e cerv|ello…
Nella frase appena riportata abbiamo evidenziato i punti di fissità che vengono normalmente scelti durante la lettura tradizionale.
Noterai che ogni parola ha il suo punto di fissità, indipendentemente dalla lunghezza o complessità.
Se provi a seguire i punti di fissità indicati, noterai anche che il tuo campo visivo (la porzione di testo che metti a fuoco con un solo punto di fissità) è sufficientemente sviluppato per mettere a fuoco tre o quattro parole nello stesso momento e questo senza aver ancora fatto alcun tipo di esercizio.
Ciò significa che, ancor prima di iniziare l’allenamento, puoi già ridurre i punti di fissità e aumentare la velocità di lettura: è sufficiente prendere coscienza di questa tua capacità innata.
Facciamo subito una prova: segui i punti come nel caso precedente.
La lett|ura veloce pote|nzia la capa|cità di osserv|azione sviluppando i mus|coli oculari, contempor|aneamente approfondisce…
Come hai potuto verificare tu stesso la qualità della tua comprensione non viene minimamente intaccata dalla diminuzione dei punti di fissità; al contrario si può affermare che renda la lettura più snella e fluida.
Il nostro obiettivo è quello di ridurre al minimo il numero dei punti di fissità per riga; per fare questo è necessario allenare il campo visivo affinché sia sufficientemente sviluppato da permetterci di vedere una porzione più grande di testo.
In realtà le tecniche di lettura rapida possono ridursi a poche e semplici regole:
- ridurre al minimo i punti di fissità;
- aumentare la velocità di spostamento degli occhi;per
- incrementare la capacità di percezione della mente;
- eliminare la regressione durante la lettura;
- sviluppare il campo visivo al massimo;
- eliminare la ripetizione mentale.
Come puoi vedere non sono molti i cambiamenti da fare, ma la costanza è il settimo e imprescindibile ingrediente per una ricetta di successo.
In questo momento è impossibile approfondire ogni tecnica necessaria per lavorare su ognuno dei 6 punti appena visti, ma è certo che la lettura, sia normale che veloce, stanca la vista.
Ecco quindi qualche astuzia per risolvere il problema.
IL RILASSAMENTO OCULARE
Al termine dei tuoi esercizi quotidiani (o semplicemente dopo aver letto per un po’ di tempo), probabilmente gli occhi saranno un po’ affaticati, il giusto segno dell’impegno profuso.
In ogni caso è bene fare un rilassamento per gli occhi; come ogni buon atleta al termine dell’allenamento, lo stretching servirà a defaticare il muscolo e a prepararlo per nuove prestazioni.
Gli esercizi di rilassamento che stiamo per vedere svolgono al meglio la loro funzione se praticati ancor prima di avvertire la stanchezza, in modo preventivo, a intervalli regolari e per un paio di minuti al massimo.
Nel caso di letture molto impegnative o con caratteri molto piccoli gli intervalli possono essere più ravvicinati e in ogni caso è bene praticare il rilassamento ogni volta che se ne sente la necessità.
Questi esercizi non occupano molto tempo ma permettono di ottimizzare gli sforzi fatti durante gli allenamenti e la lettura in genere.
IL PERCORSO OCULARE
Questa strategia di rilassamento conduce al doppio risultato di defaticare gli occhi e di coltivare la creatività. Consiste nel disegnare su un foglio di dimensioni almeno pari a un A4 (un foglio da disegno andrà benissimo) una linea continua che parte da un punto per arrivare a un altro in modo morbido e sinuoso, interrotta ogni tanto da un disegno colorato.
Per rilassarci seguiremo il percorso a una velocità per noi rilassante e sosteremo qualche secondo su ogni immagine che incontreremo.
L’esercizio di creatività consiste nel creare il percorso, uno solo potrebbe bastare per tutti rilassamenti, ma volendo divertirci e farne più di uno potremo scegliere ogni giorno un disegno diverso.
Ecco un paio di esempi di percorsi oculari.
Volendo si possono sostituire o alternare i percorsi oculari con quadri da osservare in ogni particolare, per distendere i muscoli, e da godersi, per distendere i nervi.
IL MASSAGGIO CALDO
Per produrre un rilassante massaggio caldo, sarà sufficiente scaldare i palmi delle mani sfregandoli tra loro per poi appoggiarli sugli occhi chiusi e massaggiare delicatamente e lentamente.
Il calore scioglierà i muscoli e la piacevolezza della sensazione scioglierà le tensioni emotive.
IL PALMING
Anche in questo caso gli occhi sono chiusi: sopra si appoggiano delicatamente le mani, senza premere, allo scopo di creare una zona d’ombra in cui riposare gli occhi.
Appoggeremo i gomiti al tavolo o sulle ginocchia per produrre un maggior stato di rilassatezza e via via che l’oscurità si farà più profonda, rilasseremo anche i muscoli del collo e delle spalle.
Visualizzare dei paesaggi naturali può essere di aiuto per la distensione mentale.
LO SBADIGLIO
Anche se può sembrare strano, lo sbadiglio è un modo naturale per distendere i muscoli e alleviare la stanchezza.
Anche se non ti viene spontaneo, provoca lo sbadiglio, vedrai che ossigenerà il corpo e la mente mentre gli occhi si inumidiranno ripulendo la cornea.
IL BATTITO DELLE PALPEBRE
Il battito delle palpebre, a qualunque ritmo tu lo voglia fare, produce un massaggio per gli occhi e li inumidisce, portando i vantaggi visti in precedenza.
Quando si è molto stanchi, il leggero battito di palpebre può trasformarsi in un vero e proprio strizzar d’occhi.