Se vuoi portare a termine una qualunque impresa sono necessari quattro elementi fondamentali; i primi tre costituiscono la rete di salvataggio per le cadute lungo il percorso, il quarto è il risultato delle energie profuse, e contemporaneamente una bussola per le tue mosse successive.
È proprio necessario cadere?
No, ma è altamente probabile che la strada che ti porta verso i tuoi obiettivi nasconda ogni tanto qualche sorpresa.
Trovarsi di fronte ad alcuni imprevisti ti offre la possibilità di decidere come reagire davanti a un bivio: subire la nuova situazione e magari incassare qualche colpo oppure cogliere la nuova opportunità che ti si presenta nel tentativo di trasformare un inconveniente in uno stimolo inaspettato.
Puoi avvalerti di grandi ancore alle quali aggrapparti nel momento in cui dovessi averne bisogno:
- l’obiettivo;
- la motivazione;
- la strategia;
- il risultato.
L’OBIETTIVO
L’obiettivo rappresenta la realizzazione di un desiderio.
Perché si possa parlare realmente di obiettivo è necessario che questo risponda ad alcune caratteristiche. Deve essere: espresso in positivo, chiaro e quantificabile, misurabile sulla scala del tempo e con una specifica scadenza.
Esprimere un concetto in positivo è utile al fine di “parlare la stessa lingua della nostra mente”: questo evita inutili fraintendimenti fra ciò che vogliamo e ciò che non vogliamo.
Sebbene dire “voglio mangiare” e non “voglio digiunare” esprima apparentemente lo stesso concetto, la nostra mente li percepisce come due propositi completamente opposti.
Questo accade perché è “programmata” per non percepire il comando NON, che viene automaticamente eliminato dal significato di ciò che si ascolta.
Per non fare qualcosa la mente deve prima prendere in considerazione l’idea di fare quella cosa e poi negarla.
Sarà più chiaro con un esempio; ora ti chiedo di NON immaginare un enorme drago alato con gli occhi rossi che sputa fuoco dal naso.
Allora? Era carino il tuo drago?
L’unico modo che la mente ha per obbedire a questo comando è immaginarsi il drago e poi smettere di vederlo.
Inoltre noterai che ha addirittura dovuto creare un’immagine che in natura non esiste.
Esprimere quindi i desideri in positivo permette di saltare passaggi inutili e di comunicare con noi stessi in modo più lineare.
L’obiettivo deve essere chiaro e quantificabile perché dobbiamo poter capire che lo abbiamo raggiunto. Dire che vogliamo dimagrire non è porsi un obiettivo perché non sapremo mai quando fermarci… perdere dieci chili sarà sufficiente?
Dipende: se ne bastano due per raggiungere il peso forma, perdere dieci chili significa addirittura mettere a rischio la nostra salute; se invece il medico ci ha consigliato di perderne venti, dopo dieci saremo solo a metà strada!
Altro elemento fondamentale per il successo è la scadenza stabilita per il raggiungimento dell’obiettivo: dovrò quindi fissare una data entro cui portare a termine il mio progetto.
Dire “l’anno prossimo darò un esame”, non è fissare una scadenza. Se abbiamo varie date tra cui scegliere è meglio designarne una precisa piuttosto che rimanere vaghi.
Inoltre è sempre bene avere un piano di riserva: se si vuole veramente essere certi di dare un esame entro il 31 dicembre del prossimo anno, è meglio sostenere la prova durante l’appello precedente all’ultimo prima della deadline, perché nel caso qualcosa non andasse secondo le aspettative si avrebbe il tempo di rimediare.
Si tratta quindi di scelte strategiche dettate dalle necessità, dalle opportunità oppure dai limiti che abbiamo. La cosa importante, in ogni caso, è valutare le alternative e stabilire la data che a nostro parere è più funzionale.