La nostra memoria è qualcosa che ci accompagna ogni giorno: nello studio, nel lavoro e nel quotidiano.
La utilizziamo per tantissimi scopi:
- aumentare la nostra cultura
- essere più efficienti
- comunicare con gli altri
- apprendere qualcosa di nuovo
- fare bella impressione
- orientarci in casa e all’esterno
- celebrare eventi importanti
Quante volte però non funziona come vorremmo?
Quante volte dimentichiamo cose importanti?
Spesso infatti:
- ci sentiamo un po’ ignoranti perché non ricordiamo ciò che abbiamo letto
- siamo poco efficienti perché dobbiamo riguardare più volte le stesse cose sul lavoro
- c’è sempre quella cosa che volevamo dire ma è “sulla punta della lingua” e ci sfugge
- non capiamo i nuovi argomenti di studio perché non ricordiamo i passaggi precedenti
- dimentichiamo il nome o facciamo la stessa domanda due volte alla persona con cui parliamo
- lasciamo continuamente oggetti in giro e perdiamo tempo per trovarli o tornarli a prendere
- ci dimentichiamo di eventi importanti, facendo brutte figure o deludendo qualcuno
Insomma, un vero disastro!
Sarebbe bello se esistesse un modo per risolvere tutto questo, vero?
Come sarebbe se riuscissimo a ricordare in tempo reale?
Quanto tempo risparmieremmo se il nostro ricordo fosse a lungo termine?
Tutto questo è possibile grazie alle tecniche di memoria!
Le tecniche di memoria esistono fin dall’antichità, ma pochi le conoscono. Basta fare un po’ di ricerca per scoprire che Cicerone utilizzava la tecnica dei Loci e delle Stanze, per ricordare tutte le informazioni di cui aveva bisogno nei suoi discorsi in pubblico. Giordano Bruno e Pico Della Mirandola le utilizzavano per ricordare tutti i testi che leggevano.
Quali sono i segreti delle tecniche di memoria?
Come possiamo anche noi ricordare tutto?
Wilder Penfield, un neurologo canadese, ha studiato negli anni ‘50 il funzionamento della memoria scoprendo i 3 principi che la governano:
- memoria visiva;
- memoria associativa;
- utilizzo della fantasia.
La memoria è VISIVA all’83%, ovvero, ricordiamo meglio tutto ciò che è associato ad un immagine. Quante volte vediamo una persona e ricordiamo di averla già incontrata? Spesso o addirittura sempre. Ricordiamo anche il suo nome? Difficilmente!
Questo succede proprio perché il suo volto è un immagine, mentre il suo nome è un suono. La memoria UDITIVA è solo l’11% (circa), ecco perchè tutti i metodi di ripetizione non ci permettono di ricordare le cose velocemente. E il restante 6%? Tutto il resto! Odori, sapori, temperatura, pressione e tutte le altre sensazioni.
La memoria è ASSOCIATIVA, nel senso che permette a diversi ricordi di legarsi tra loro come anelli di una catena. Quante volte ci capita di sentire un odore e di ricordarci di una persona o di un luogo? Oppure di sentire una musica e di ricordarci un evento passato? Questo avviene perché la nostra memoria ha associato i due ricordi.
La memoria è CREATIVA e ricorda meglio tutto ciò che crea in noi una forte emozione: rabbia, tristezza, gioia, euforia, stupore, paura, amore e tante altre.
A volte capita di utilizzare involontariamente uno o più di questi principi e quindi di ottenere un risultato che ci dà piacere, ma non conoscendoli non sappiamo utilizzarli in maniera consapevole all’occorenza.
Le tecniche di memoria ci insegnano a utilizzare tutti e 3 i principi contemporaneamente lasciando una traccia indelebile nella nostra memoria, dandoci il pieno controllo su ciò che vogliamo ricordare!