FATTORI DELLA MEMORIA E MAPPE MENTALI
Creatività, chiarezza, associazione, personalizzazione.Sono i diversi fattori che consentono il miglioramento della memoria.Questi sono i consigli pratici per la loro applicazione nella creazione delle mappe
Il guaio è che alle volte i miei appunti erano diversi da quelli degli altri studenti e per gli insegnanti era difficile da capire: pensavano che io disegnassi e mi distraessi dalle loro lezioni. E spesso mi dicevano: “ Ecco disegna ancora in classe! ”
Mi interrompevano richiamandomi davanti a tutta la classe e mi chiedevano di fare degli esercizi per prestare maggior attenzione alla lezione. Un giorno mi fu detto: “ Rachel, sei una brava studente, ma se non presti attenzione non farai mai nulla di buono nella vita.”
Ma a me disegnare immagini mi aiutava tanto quanto scrivere delle parole. Anzi alle volte era forse più semplice rimanere attenti perché ogni cosa che io avevo sentito riuscivo a richiamarla grazie alle immagini che realizzavo. Ero più concentrata se la mia mano era impegnata nel fare qualcosa.”
Oggi Rachel S. Smith è una facilitatrice grafica: partecipa a riunioni, lezioni e conferenze dove si occupa di rendere facilmente consultabili per il pubblico tutti i concetti esposti. Prende appunti per il gruppo con parole e immagini e focalizza l’attenzione su ciò che ascolta per aumentare la comprensione e la chiarezza degli argomenti.
Inoltre è direttore di Digital Facilitation a San Francisco, dove svolge lavori di consulenza nell’ambito digitale, cercando di integrare la tecnologia con il suo pensare per immagini.
Durante un intervento all’UFM – Universidad Francisco Marroquìn (Guatemala)– ha parlato di nuove forme di apprendimento e di come disegnare in classe permette di aumentare la propria concentrazione.
Quando parliamo di VISUAL THINKING intendiamo l’arte di prendere appunti pensando per immagini. Questo sistema è molto simile al radiant thinking e al metodo delle Mappe Mentali (se sei un nostro allievo sai benissimo di cosa parliamo).
Il problema più diffuso quando prendiamo appunti è che tutte le volte non riusciamo a tenere la concentrazione sul discorso.
Questo avviene soprattutto quando le lezioni sono lunghe e gli argomenti di difficile comprensione. Al di là dei fattori come l’interesse per l’argomento (sempre soggettivo), le abilità comunicative del relatore e il livello di stanchezza che hai in quel momento (se hai dormito poco e ti senti un bradipo anestetizzato è il caso che tu vada a dormire) il punto rimane lo stesso: devi assolutamente migliorare è il tuo modo di prendere appunti o rischi di scrivere tanto per nulla. E il polso lo sa bene. . .
Ognuno di noi ha un suo personale metodo che ha sviluppato nel corso del tempo. Eppure è stato dimostrato che i vantaggi dell’imparare attraverso le immagini sono straordinari, a prescindere dall’argomento.
Le annotazioni possono diventare qualcosa di stimolante, gli studenti possono utilizzare la loro immaginazione per creare collegamenti e una personale leggenda visiva. Si crea così un racconto visivo di quello che è stato spiegato. E, cosa più importante, si crea un collegamento tra informazioni e immagini che passa dal foglio alla mente. Ricordiamoci che il motivo per cui prendiamo appunti è proprio questo. Organizzare e ricordare quello che ascoltiamo, non avere tanti bei fogli pieni di informazioni da rileggere o ripetere fino alla nausea.
Quando si scrive a mano non è possibile fissare tutto quello che si sente, per questo gli studenti tendono a riflettere e sintetizzare. Fissare il concetto con un’immagine aiuta: uno studio condotto dall’università di Waterloo ha fatto emergere che chi fa disegni semplici e rapidi è più in grado di ricordare una lista di caratteristiche legate alle parole. La cosa interessante è che la qualità dei disegni non era un fattore discriminante. Fare un disegno in quattro secondi era sufficiente ad aiutare la memorizzazione. Questo suggerisce che non abbiamo bisogno di considerarci dei geni artistici per trarre beneficio dal fatto di disegnare in classe. (Quindi anche se non sei il nipote di Giotto vai benissimo così come sei).
Prendere appunti visivi mescola questi due approcci. Usando una combinazione di parole e immagini veloci, chi prende appunti ascolta, rielabora e fissa su carta l’essenza di quello che ha ascoltato.
Durante il Master Eureka! abbiamo sempre incentivato i nostri allievi ad apprendere usando la mente in modo simultaneo (cioè usando sia l’emisfero sinistro che quello destro) e siamo molto d’accordo con le parole di Rachel: “ Mostrate gli appunti a un insegnante o a un genitore e spiegategli cosa stavate ascoltando: se siete un insegnante o un genitore di uno studente che ama scarabocchiare, provate a incoraggiarlo a prendere appunti visivi e vedete cosa succede. Invece di rimproverare gli studenti perché disegnano dei panda o il logo di gruppi musicali ai margini dei loro taccuini, sarebbe molto più utile introdurli alla pratica di prendere appunti visivi. Immaginate cosa succederebbe se fossero in grado di prendere appunti in modo personale, che li aiuti a creare senso e a sviluppare connessioni. Molti studenti hanno una vera e propria rivelazione: “ Finalmente capisco perché faccio così fatica ad ascoltare! ”. Per loro è straordinario scoprire che c’è un modo diverso per assorbire le informazioni. Mostrate gli appunti a un insegnante o a un genitore e fategli vedere come i vostri appunti vi aiutano a ricordare una parte più ampia di quello che avete ascoltato, e chiedetegli se potete prendere appunti in classe in quel modo. E anche gli adulti dovrebbero disegnare durante le riunioni, le lezioni e le videoconferenze. ”
Scarabocchiare da molti è considerato anti-intellettuale o contrario ad un apprendimento serio (la definizione che ne da il dizionario è fare segni privi di significato). Ecco perché siamo ancora imbarazzati se ci scoprono a scarabocchiare durante una riunione o una lezione. Eppure questi disegnini hanno un profondo impatto sul modo in cui elaboriamo le informazioni. Sunni Brown, esperta di visual thinking, spiega che tutti i bambini hanno la stessa evoluzione nella logica visiva in fase di crescita.
In altre parole tutti sono in grado di disegnare (anche chi si non si sente portato) e non farlo è come negare quell’istinto naturale. E quindi lei dice: “Scarabocchiate! ”.
Ecco alcuni consigli se vuoi cimentarti in questa esperienza. All’inizio allenati a prendere appunti visivi mentre ascolti un video o un podcast.
Puoi utilizzare un semplice quaderno o un block notes (per esempio una Moleskine) insieme a penne – matite – evidenziatori – pastelli oppure un supporto digitale come un computer o un tablet. Utilizza i colori, le frecce, segni e forme per aumentare la connessione tra le immagini e le parole. Ma stai attento: lo strumento su cui prendi appunti non deve diventare un ostacolo tra te e le informazioni.
La carta è qualcosa che aiuta a ricordare di più perché gli appunti sono prodotti dalla tua creatività ma alle volte potrebbe crearsi del disordine e questo potrebbe farti perdere il filo delle idee. Sulla rivista Quartz è stato pubblicato uno studio di due ricercatori dell’università di Princeton e dell’università della California, a Los Angeles, che hanno scoperto che prendere appunti a mano aiuta a capire e a memorizzare il testo meglio che al computer. La cosa vale anche se gli appunti presi al computer sono spesso più lunghi di quelli presi a mano. Gli studenti che hanno preso appunti a mano hanno avuto risultati migliori quando sono stati messi alla prova sulla comprensione e il ricordo di cosa avevano appreso, anche quando a tutti veniva concesso di consultare gli appunti prima della prova.
Ma tutto cambia se utilizzi le dita o la penna elettronica per scrivere sul tuo iPad (lo studio faceva riferimento ad appunti presi digitando sulla tastiera). Se invece sei impacciato potresti sentirti a disagio e perdere la concentrazione perché distratto dagli errori che commetti. Cerca di familiarizzare con il tuo supporto e scegli quello su cui ti trovi meglio. Fai molta pratica prima di usare il visual note takingdurante una lezione o una conferenza.
Nella tua memoria è opportuno che ti crei delle icone e delle immagini semplici da scegliere subito quando disegni. Comincia col realizzare le immagini più ricorrenti (una o due). Scegli una persona o un oggetto che puoi utilizzare in varie situazioni e cerca di rifare questa icona tante volte fino a che non ti verrà naturale disegnarla. Questo infatti ti permetterà di prestare attenzione a quello che viene detto e non alla tua mano che scorre sul foglio.
Creare una libreria visiva richiede del tempo ma in futuro ti permetterà di risparmiarne in fase di memorizzazione. (è una procedura simile allo schedario mentale che impariamo durante il Master Eureka! solo che qui devi crearla disegnando e non immaginando mentalmente).
Se hai voglia di fare pratica ti consigliamo di seguire le indicazioni di Mike Rohde, illustratore e sketchnoter di professione.
Modifica e migliora costantemente il tuo lavoro. Se vuoi continuare la pratica qui trovi altri esercizi sullo sketching estratti dal libro di Mike (Questo estratto in PDF è una vera chicca, salvalo ed esercitati per diventare più bravo).
Se usi delle immagini per catturare le informazioni ricorda di farlo in modo dettagliato, aggiungi dei particolari per catturare le sfumature che la persona spiega. La stessa immagine può avere più significati. Pensa ad un uomo con un braccio alzato verso l’alto. Potrebbe significare:
Per rappresentare situazioni diverse basterà aggiungere un piccolo particolare. magari gli occhi che guardano verso l’alto, una mano chiusa o aperta, un espressione diversa sul volto. Le immagini sono personali e devono aiutarti a richiamare il concetto (se qualcun altro guarda i tuoi appunti potrebbe non riuscire a collegare le informazioni facilmente ma potresti sempre spiegarglieli tu per vedere se ti è tutto chiaro). Scegli con molta attenzione le parole da inserire all’interno dei tuoi appunti.
La sintesi è una delle doti più importanti da sviluppare in questo processo di apprendimento. Puoi anche disegnare mentre ascolti ma dedica molta più tempo all’ascolto: a fine lezione puoi sempre completare i disegni abbozzati.
Prendere appunti con i visual aumenta la capacità di capire e nel caso in cui qualcosa non è chiaro te ne accorgi subito: lascia quindi uno spazio vuoto sul foglio o sul tuo iPad e riprendi quel concetto più tardi (potresti chiedere direttamente al professore o al relatore).
Ora puoi cominciare anche tu: grazie al Visual Thinking è possibile focalizzare totalmente la tua mente sul processo di apprendimento. Le distrazioni diminuiscono e la percezione del tempo sparisce. Quello che avviene nella tua testa è un vero e proprio processo di creazione e collegamento di idee.
E la prossima volta che vedrai qualcuno fare uno scarabocchio ricordati che quello è il meccanismo naturale per riflettere su quello che si ascolta. Invece se vedrai qualcuno ascoltare mentre annuisce con la testa, come a intendere di avere capito tutto, preoccupati perché . . . . è quasi sicuro che la sua testa era un’altra parte!
Creatività, chiarezza, associazione, personalizzazione.Sono i diversi fattori che consentono il miglioramento della memoria.Questi sono i consigli pratici per la loro applicazione nella creazione delle mappe
Abbiamo già accennato a un sensibile aumento della velocità di lettura, ma non abbiamo ancora detto quale sia, nella media, la velocità di un lettore
Tutte le volte che ci accingiamo a imparare qualcosa, penetriamo all’interno del meccanismo dell’apprendimento che, nostro malgrado, segue dei principi specifici. Se li ignoriamo, e